Il risparmio energetico è un argomento che tocca da vicino tutti i cittadini italiani. Il rincaro dei prezzi che ha interessato tutti i settori, non poteva che partire proprio dall’aumento di quelli che sono i costi delle fonti di energia, indipendentemente dalla tipologia.
Proprio per offrire fonti di risparmio, negli ultimi anni si è intervenuti sulle lampadine e sulle tipologie in commercio. Ma quali sono quelle che permettono un maggiore risparmio? Veramente per risparmiare sul caro energia elettrica è sufficiente scegliere una tipologia piuttosto che un’altra?
Lo si può scoprire di seguito.
Lampadine e risparmio energetico
Le care vecchie lampadine di una volta si sono guadagnate la pensione per essere sostituite da quelle a risparmio energetico come quelle fluorescenti compatte e quelle a LED. Le prime sono in grado di consumare circa il 50 – 80% in meno delle lampadine a cui si era in precedenza abituati.
Ovvio che la percentuale di risparmio dipende molto dai materiali, ma anche dalla scala colorata che può avere un valore dalla A alla G. Quelle di qualità maggiore appartengono alla classe di colore A e la loro durata in termini di tempo in genere si assesta intorno alle 5.000 ore per i prodotti più commerciali e 10/15.000 euro per le lampadine di alta qualità.
Le modalità disponibili sono sia luce calda che fredda, e nonostante siano un prodotto di buona fattura, in genere per arrivare al picco di luminosità impiegano qualche minuto.
Questo a differenza delle lampadine a LED che offrono subito la loro illuminazione migliore. Esse permettono di risparmiare circa l’80% sulla bolletta dell’energia elettrica e la loro intensità può essere regolata grazie al dimmer.
Se scegli la strada del risparmio con le lampadine LED potrai illuminare velocemente zone della casa come corridoio ed ingresso o decidere di inserire la domotica nella gestione dell’illuminazione.
Un netto vantaggio nonostante un prezzo di partenza maggiore.
Lampadine ecologiche e risparmio reale
Tanto le lampadine LED quanto quelle fluorescenti compatte o o rispettose dell’ambiente e i consumi risultano essere assimilabili. Un impatto sul pianeta paritario: sia per quello che riguarda i consumi, che per quello che riguarda la loro produzione.
Per quello che invece riguarda il risparmio all’interno delle abitazioni, si stima che una vecchia lampadina a incandescenza consumava 60 watt di elettricità. Le lampadine a LED invece ne consumano solo 12,5 se con CFL 15.
Insomma, senza tirarla troppo per le lunghe, le moderne lampadine permettono di avere una spesa ridotta di circa 3/4 volte rispetto alla vecchia illuminazione. Quello che fa realmente la differenza è la capacità di affidarsi a produttori che prolungano dei sistemi di illuminazione di qualità.
La scelta dovrebbe dunque ricadere su lampadine ci classe A+ che rispettino il Regolamento Europeo Ecodesign. Elementi questi che influiscono anche sulle prestazioni e sulla resa delle lampadine stesse e anche sulla loro durata nel tempo.
In ogni caso, nonostante le lampadine a LED offrano un risparmio maggiore, ad influire sul consumo sono anche altri fattori, come ad esempio le abitudini della famiglia, che spesso tendono ad uscire da una stanza lasciando la luce accesa!