La Legge di Bilancio 2022 in discussione al Senato include, tra i numerosi articoli, anche il rinnovo del Bonus elettrodomestici, una delle agevolazioni fiscali collegate alle ristrutturazioni delle abitazioni. Per ottenere lo sconto sull’acquisto degli elettrodomestici infatti è necessario aver iniziato dei lavori di riqualificazione della casa. L’obiettivo è quello di aumentare l’efficienza energetica del parco abitativo nazionale, puntando su alte performance delle strutture residenziali e aziendali e bassi consumi dei dispositivi di ultima generazione. All’efficientamento energetico va inoltre aggiunta una maggiore attenzione alla riparazione e all’assistenza prolungata per elettrodomestici smart che servizi come SulSicuro possono offrire con rapidità e professionalità. Ridurre gli sprechi e produrre meno materiale di scarto sono azioni indispensabili per aiutare il pianeta e contribuire a non innalzare troppo la temperatura globale, che causerebbe disastri per tutti.
Cogliere l’occasione di agevolazioni fiscali come quelle destinate alle abitazioni può essere un modo per abbassare il nostro impatto sull’ambiente, migliorando la qualità della vita di tutti. Cosa sappiamo finora del rifinanziamento del bonus elettrodomestici? Facciamo insieme il punto indicandone le peculiarità.
Bonus elettrodomestici: come funziona
Il bonus elettrodomestici prevede uno sconto del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici per arredare la propria casa. La spesa oggetto di bonus viene restituita come detrazione in dichiarazione dei redditi e ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Il bonus è riservato ai contribuenti che stanno svolgendo lavori di ristrutturazione nell’abitazione e gli acquisti devono essere effettuati in una data successiva a quella di inizio dei lavori di riqualificazione dell’edificio e prima che i lavori siano terminati.
Bonus elettrodomestici: come richiederlo
Per richiedere il bonus elettrodomestici bisogna conservare tutti gli scontrini ed effettuare pagamenti in maniera tracciabile, ossia con bonifici bancari e/o postali. Non sono accettati assegni circolari o pagamenti in contanti. Nell’intestazione dei pagamenti è necessario riportare i dati del contribuente e quelli del negozio o dell’azienda presso la quale si effettua l’acquisto. Dal 2018 è inoltre obbligatorio caricare sul sito dell’Enea i dati d’acquisto, al fine di verificare che ci sia un effettivo risparmio energetico nell’acquisto di quel determinato elettrodomestico. I dati non vengono caricati in maniera automatica, ma devono essere comunicati registrandosi al sito o affidandosi ad aziende o agenzie territoriali che vi possono supportare in questo adempimento obbligatorio.
Bonus elettrodomestici: le novità del 2022
Nel 2022 le novità del bonus elettrodomestici sono sostanzialmente tre.
La prima riguarda la durata del bonus. A differenza del precedente non viene prorogato per un anno, ma fino al 2024. La seconda è legata ad un cambiamento pratico, ossia l’entrata in vigore della nuova etichetta energetica, in pratica un nuovo alfabeto per prendere l’impronta ai nostri apparecchi e capire subito il livello di consumi. È da marzo 2021 che la modalità di lettura dell’etichetta energetica degli elettrodomestici è stata modificata, dando vita ad un nuovo sistema di classificazione e a nuovi simboli per indicare i dati dei consumi. Pertanto il riconoscimento degli elettrodomestici che rientrano nel bonus dovranno rispettare nuove indicazioni. I forni dovranno essere non inferiori alla classe A, le lavatrici, le asciugatrici e le lavastoviglie non dovranno scendere al di otto della classe E, frigoriferi, congelatori e altri dispositivi non inferiori alla classe F. La terza ed ultima novità invece incide sul tetto di spesa che passa dai 16.000 euro del 2021 ai 5.000 euro del 2022. Un parametro che sicuramente farà molto discutere, perché le possibilità di comprare diversi elettrodomestici si riducono, soprattutto per quanto riguarda i grandi elettrodomestici. Bisognerà attendere l’approvazione definitiva del Bilancio per essere certi che tutto questo sarà confermato.
Le altre soluzioni
Ovviamente – va precisato – il bonus elettrodomestici legato ad interventi di ristrutturazione e la sostituzione degli apparecchi non rappresentano la sola soluzione per abbassare i consumi e rendere la casa più sostenibile. Tra i dieci consigli per ridurre gli sprechi di energia ci sono anche il lavaggio in economia (con lavaggi organizzati per ridurre il numero complessivo di cicli), una maggiore attenzione su accensione e spegnimento degli apparecchi, un’attenta manutenzione (come già precisato), l’abbassamento della temperatura in fase di lavaggio (senza mai superare i 60°). Tanti accorgimenti che aiutano ad abbassare il conto in bolletta senza affrontare un investimento e attivare lavori in casa.
L’aumento dei costi dell’energia
Una esigenza, quella di ridurre anche i minimi sprechi che si rende ancor più utile in un momento di forte aumento dei costi dell’energia, a partire da quella domestica. I dati sono preoccupanti se si considera l’elevato tasso di famiglie in difficoltà economiche. Secondo recenti stime nel 2021 la spesa annuale di elettricità in Italia per una famiglia-tipo si aggirerà intorno ai 631 euro, con una crescita del +30% rispetto all’anno precedente: circa 145 euro in più dal 2020. La bolletta del gas invece dovrebbe variare del 15% circa, con un aumento di circa 155 euro annui, fino a salire a quota 1.130 euro.