Solare termodinamico – Desertec. Un’opportunità per l’industria italiana

desertec

Il solare a concentrazione o termodinamico avrà un ruolo determinante nello sforzo alla “decarbonizzazione” delle economie industrializzate e, con oltre due milioni di posti di lavoro al 2050, sarà uno dei settori trainanti della terza rivoluzione industriale ed energetica.

L’affermazione è tratta dal recente rapporto “Global Concentrating Solar Power Outlook 09” pubblicato e redatto da Greenpeace insieme a Estela (European Solar Thermal Electricity Association) e SolarPACES.
Nel report si stima, nel caso in cui lo scenario avanzasse, il solare termodinamico potrebbe riuscire a fornire il 7% circa dell’elettricità mondiale al 2030 e il 25% al 2050, con una produzione pari a circa a 7.800 TWh (miliardi di kWh). La capacità installata potrebbero toccare quota 1.500 GW.

In questo ambito si pone “Desertec”, l’ambizioso progetto che ha l’obiettivo di produrre elettricità da un enorme impianto solare termico a concentrazione nel deserto del Sahara con una potenza di circa 100 GW. Almeno una ventina di aziende tedesche si incontreranno a Monaco di Baviera il 13 luglio per presentare e discutere il progetto che dovrà essere supportato dalla creazione di una potente di rete distribuzione dell’energia elettrica con l’Europa.

Sull’onda dell’interesse della conferenza di Monaco, il Kyoto Club organizzerà a Roma, il prossimo 16 luglio, un convegno che farà il punto sulle prospettive del solare termodinamico per il nostro sistema di imprese, dal titolo “Solare termodinamico – Desertec. Un’opportunità per l’industria italiana”.

Desertec mira a soddisfare, entro la metà del secolo, il 15% della domanda elettrica europea, con investimenti che sfioreranno i 400 miliardi di euro.
A fronte delle enormi potenzialità di sviluppo delle tecnologie solari in Europa e nei paesi africani della sponda sud del Mediterraneo, anche la nostra industria vuole prepararsi a giocare un ruolo importante.
L’iniziativa del Kyoto Club si propone, quindi, di mettere a fuoco le condizioni necessarie per favorire il coinvolgimento dell’industria italiana nell’ambito di progetti che prevedono nei prossimi anni installazioni per migliaia di megawatt.

Saranno presenti al convegno del 16 luglio rappresentanti del Governo, della ricerca e delle industrie impegnate nel settore.

Approfondimenti presentati al convegno:
• Situazione attuale a livello di impegno industriale (ricerca e produzione)
• Attività delle Regioni (iniziative esistenti e previsioni nei Pear)
• Potenzialità in Italia al 2020
• Possibilità di inserirsi nel mercato internazionale

La partecipazione al convegno è gratuita. Per accedere alla sala i signori devono indossare la giacca.