Forme dei finanziamento per realizzare un impianto fotovoltaico

Forme di finanziamento per realizzare un impianto fotovoltaico

Si stanno elaborando anche nuove strategie per finanziare la costruzione di impianti di medie e grandi dimensioni che abbiano di conseguenza un impatto rilevante sulla produzione di energia pulita.

Il project financing  sta acquisendo un ruolo sempre più rilevante: in pratica si tratta di un rapporto diretto tra committente  – il proprietario di un terreno o di un immobile che che mette a disposizione percependo un affitto –  e concessionario, che costruisce e mantiene l’impianto sull’immobile  o il terreno assegnato, ne cura il collaudo, la manutenzione, la resa energetica e gli aggiornamenti tecnologici.

I vantaggi sono diversi: per i proprietari dei siti e per  le Amministrazioni che, a fronte di superfici o terreni inutilizzati e improduttivi, ottengono un introito economico a costi zero con una ricaduta in termini di protezione dell’ambiente.

E’ una modalità interessante per il mondo industriale( proprietari di capannoni, a esempio) anche se in realtà proprio il mondo agricolo potrebbe ampiamente beneficiare dell’apporto di questo sistema considerando che la legge finanziaria del 2006 ha previsto agevolazioni fiscali per lo sviluppo delle rinnovabili in agricoltura che equiparano la produzione e la cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali e fotovoltaiche alle attività che producono reddito agrario. 

Esistono anche forme di realizzazione di impianti fotovoltaici senza disporre dei capitali necessari attraverso la formula del leasing con tassi tra il 5,5 ed il 7,5% per una durata compresa tra i 10 e i 20 anni. Ottenere il finanziamento è abbastanza agevole in quanto gli istituti di credito hanno la sicurezza del ritorno del proprio capitale perchè il progetto finanziato è “solvibile” al 100% in quanto si tratta di un contratto analogo a quello dei titoli di Stato.

Con la formula del leasing è possibile contare su una fonte alternativa di finanziamento senza intaccare i propri capitali; definire – in base alle proprie risorse economiche – anticipo, durata, ammontare, tipo di canone (fisso o variabile) e quota di riscatto finale; finanziare il costo dell’impianto “IVA inclusa”; disporre dell’impianto con spese iniziali contenute, detrarre dal reddito imponibile i canoni.