Risparmio energetico industriale: Guida per le PMI

risparmio energetico industriale

Il successo di una PMI non è legato soltanto al raggiungimento di determinati obiettivi di carattere economico e finanziario, ma dipende anche da molti altri fattori.

Tra questi fattori uno dei più importanti al giorno d’oggi è sicuramente quello dell’efficienza energetica.

Una migliore gestione dei consumi di energia infatti non determina soltanto un risparmio monetario ma è anche uno strumento di controllo molto utile per migliorare la sicurezza, l’organizzazione interna e l’autonomia produttiva della propria azienda.

L’obiettivo di questo articolo è quello di chiarire il concetto di risparmio energetico industriale, conoscere gli obiettivi che è possibile raggiungere e gli ostacoli che la diffusione del concetto di “efficienza energetica” incontra in Italia; conosceremo gli attori e le diverse fasi che caratterizzano il percorso del risparmio energetico industriale.

OBIETTIVI ED OSTACOLI

Un recente studio condotto da Confindustria ha messo in evidenza il fatto che quelle aziende che investono in efficienza energetica ottengono un saldo positivo tra costi e benefici.

A questo proposito l’Unione Europea ha imposto dei vincoli ben precisi: le imprese devono ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, devono portare al 20% il risparmio energetico e aumentare del 20% il consumo di fonti rinnovabili entro il 2020.

Quando parliamo di efficienza energetica facciamo riferimento ad una serie di azioni di programmazione, pianificazione, progettazione e realizzazione che permettono, a parità di servizi offerti, di consumare meno energia.

Lo scopo finale è quello di ridurre i costi e il fabbisogno mantenendo costante la produzione di prodotti e servizi.

La domanda energetica deve basarsi inoltre su fonti alternative che rappresentano senza ombra di dubbio il futuro all’interno del mercato per l’approvvigionamento energetico.

In questo percorso però si incontrano diversi ostacoli, in particolare due:

  • Informazione
  • Formazione

Le aziende infatti non sono capaci di trovare dati sulla natura e sui costi delle nuove tecnologie e, cosa ben più grave, non conoscono i loro consumi: questo è dovuto alla mancanza di un’adeguata formazione non solo per eseguire correttamente una diagnosi energetica ma anche per realizzare interventi che permettano di ottenere dei miglioramenti.

ATTORI

 In questo momento il mercato energetico è caratterizzato dalle ESCO (Energy Service Company) che offrono servizi energetici e che nello specifico si occupano di:

  • Assistenza e manutenzione degli impianti energetici
  • Outsourcing della gestione degli impianti di produzione o di utilizzo dell’energia
  • Ottimizzazione dei consumi elettrici e dei contratti di fornitura dell’energia.

A prescindere dal soggetto con il quale la PMI sceglierà di collaborare per ottenere miglioramenti a livello di consumi di energia, il punto di partenza deve essere l’Audit Energetico.

Solo in questo modo sarà possibile passare alla pianificazione, all’implementazione e alla misurazione dell’intervento di risparmio energetico concordato.

Per quanto riguarda  i costi che le imprese dovranno sostenere, le E.S.CO si impegnano a fornire ai loro clienti un servizio a costo zero: in pratica questo servizio viene ripagato dal cliente attraverso la cessione parziale o totale del risparmio energetico ottenuto rispetto alla spesa energetica media prima dell’intervento.

Questo meccanismo dovrebbe portare alla nascita di un vero e proprio mercato dell’Efficienza Energetica dove il bene che viene scambiato è proprio il Risparmio Energetico.

LE FASI IMPLEMENTATIVE

L’interveto effettuato dalla E.S.CO. prevede sei fasi:

  • Ladiagnosi energetica, detto anche audit e energetico, che ha l’obiettivo di individuare sprechi, inefficienze e usi impropri, da cui si ricavano gli elementi per predisporre un progetto di intervento efficiente. L’elemento fondamentale di questa prima fase riguarda le potenzialità di risparmio ottenibili e il mix di tecnologie che consente di ottenerlo.
  • La definizione delprogetto
  • Ilreperimento dei capitali per l’investimento.
  • La predisposizione delcontratto.
  • La realizzazione deilavori.
  • Lagestione e la manutenzione degli impianti per tutto il periodo concordato.

Le fasi di monitoraggio e verifica vengono considerate complementari al normale funzionamento dell’impianto e sono fondamentali dal momento che il risparmio energetico ottenuto durante la gestione rappresenta il ritorno economico per la E.S.CO.

La fase di monitoraggio ha due obiettivi principali:

  • Rilevare malfunzionamenti che necessitano di intervento e individuare scostamenti dai livelli di risparmio energetico previsto.
  • Raccogliere dati della nuova struttura per fare un confronto con quelli raccolti prima dell’intervento nel corso dell’audit energetico. Gli scostamenti individuati vanno corretti subito in modo da garantire il raggiungimento del risparmi energetico prefissato.

Un sistema molto accurato che viene utilizzato nel corso della fase di monitoraggio è quello del metering con il quale è possibile tracciare il risparmio energetico sulla base dei protocolli ingegneristici esistenti.

LE E.S.CO IN ITALIA E IN EUROPA.

In italia il mercato delle E.S.CO non è ancora molto consolidato in parte a causa del ritardo nel recepimento delle indicazioni in materia di efficienza energetica ed in parte a causa della presenza sul nostro territorio di aziende medio piccole che non dispongono di elevate risorse economiche da investire nel settore dell’efficienza energetica.

Si deve inoltre considerare il fatto che c’è una conoscenza limitata delle diverse forme di finanziamento previste per realizzare interventi volti ad ottenere un risparmio energetico industriale.

Soltanto quelle E.S.CO che hanno focalizzato la loro offerta su un servizio particolare hanno ottenuto un discreto successo.

In particolare il servizio più redditizio in questo momento è quello dell’illuminazione: in questo campo si riesce ad ottenere infatti dal 20% al 80% di risparmio energetico.

In Italia le E.S.CO non sono bene regolamentate e vengono considerate come “società di servizi energetici” che offrono servizi intergrati per la realizzazione e gestione di interventi di risparmio energetico.

Mentre da noi per trovare queste società è necessario consultare il sito dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, in Europa esiste un vero e proprio database (The European Database of ESCOs) messo a disposizione delle imprese da parte della Commissione Europea per l’Energia.