Cambiamento climatico ed energie alternative

Crisi climatica e venti più forti, opportunità per l’eolico?

A metà Agosto 2020 in Gran Bretagna c’è stato il passaggio della temuta tempesta Francis, una delle tante tempeste tropicali che stanno via via aumentando di numero e intensità a causa del cambiamento climatico in atto.

In tale occasione, la RenewableUK cioè l’associazione commerciale per le industrie dell’energia eolica, delle onde e delle maree nel Regno Unito, ha dichiarato che al suo passaggio vi è stato il record di produzione di energia eolica, producendo addirittura il 60% del fabbisogno nelle prime ore della giornata.

La Gran Bretagna ha attualmente una produzione di energia eolica che corrisponde al 20% del fabbisogno dell’intero Regno Unito, arrivando a produrre 24 GW così suddivisi:

  • 10,4 GW offshore
  • 13,6 GW onshore

Ora, ovviamente non è che bisogna sperare in una tempesta per veder migliorare il rendimento di un impianto eolico, sia che si tratti di mini turbine eoliche come le turbine dell’azienda italiana Enessere o di grandi impianti come i generatori della società danese Vestas.

In ogni caso, il direttore della comunicazione in RenewableUK ha dichiarato che il settore delle energie rinnovabili è in forte espansione, anche più di quanto ci si aspettasse, e l’incremento dei venti deve essere preso come un segnale positivo per il futuro.
Per abbassare le emissioni di carbonio nell’atmosfera è necessaria una inversione di tendenza più rapida, ed il cambiamento del clima ci può aiutare.

Venti più forti, più energia eolica

Negli ultimi anni la velocità dei venti è aumentata del 9%, questo a causa dei mutamenti repentini del clima, ed uno studio dell’Università di Princeton stabilisce alcuni numeri sulla mutazione dei venti.

Secondo questo studio, il modello dei venti era dato in forte calo fin dall’inizio degli anni 80, ed in effetti nel 2010 una ricerca di Robert Vautard  del Laboratoire des Sciences du Climat et de l’Environnement dichiarava proprio un calo dei venti.

Ora però, dal nuovo studio, sembra che la tendenza sia sia invertita e la velocità dei venti è in aumento, soprattutto tra Europa, Asia e Nord America, cioè nell’emisfero settentrionale.

Questo studio è stato eseguito analizzando i dati di 1400 stazioni meteorologiche dal 1978 al 2017, quindi quasi 40 anni di dati!
Da questi dati è emerso che oggi una turbina eolica potrebbe generare circa il 17% in più di energia rispetto a 10 anni fa, e secondo i dati sulla tendenza climatica sembra che da oggi al 2024 questa maggiorazione di produzione possa arrivare anche al 37%.

Il responsabile tecnico della ricerca , il cinese Zhenzhong Zeng, ha affermato come questo studio possa essere solo l’inizio per una nuova serie di studi sul vento per meglio prevedere i cambiamenti climatici.

In ogni caso, è fuori dubbio che l’aumento dell’intensità dei venti è un grande vantaggio per i parchi eolici ed in generale per chi crea energia attraverso l’eolico, e per il prossimo decennio ci sarà una tendenza dei venti in aumento.

Cambiamenti climatici: l’eolico ci può aiutare

Un altro studio del 2018, pubblicato sulla rivista joule, indica che l’uso degli impianti eolici può anche portare beneficio al pianeta in termini di surriscaldamento globale.

Questo nuovo studio ha messo in evidenza come nelle zone coperte da parchi eolici vi potrebbe essere un aumento di temperatura locale di 0.24°C.

In pratica, le pale di una turbina eolica mescolano aria calda e fredda portando verso il suolo quella più calda e creando quindi un effetto di riscaldamento al suolo,.
Se però l’eolico venisse usato in larga scala, questo lieve aumento andrebbe a contrastare quello ben più imponente e massiccio causato dalle emissioni di CO2, dovute in gran parte alla produzione di energia con combustibili fossili.

L’importante è non arrivare troppo tardi.