Pannelli solari: dove installarli?

Se si pensa al fotovoltaico di solito la mente corre ai pannelli che tipicamente vengono installati sui tetti degli edifici allo scopo di erogare energia, per esempio a una villa o a un intero condominio. L’evoluzione nel settore che si è verificata nel corso degli ultimi anni, tuttavia, fa sì che il fotovoltaico possa essere installato quasi dappertutto, e poi collegato alla rete elettrica con il supporto di una ditta del settore. Un esempio tra i tanti è quello delle pensiline fotovoltaiche: da una parte servono a tenere i veicoli al riparo, e dall’altra parte rappresentano una vera e propria fonte di energia. Nel caso in cui un privato o un’azienda possiedano un terreno di grandi dimensioni, invece, si può prevedere di posizionare i pannelli direttamente a terra. Una soluzione di questo tipo offre più di un vantaggio, non solo perché le attività di monitoraggio e di manutenzione risultano semplificate, ma anche perché così non si altera la resa estetica del tetto. Fermo restando che, comunque, ultimamente i pannelli sono sempre più gradevoli anche sotto questo aspetto, grazie a studi dedicati.

Tante alternative

Ci sono soluzioni di installazione che permettono di rimpiazzare i materiali che coprono i fabbricati e i tetti o che rivestono le facciate di edifici con moduli fotovoltaici. Delle pensiline fotovoltaiche si è già detto, ma lo stesso discorso può essere esteso anche ai parapetti, alle balaustre, ai frangisole, alle tettoie e alle pergole. In tutte queste situazioni gli elementi di copertura e rivestimento sono sostituiti da pannelli che non solo hanno la stessa inclinazione, ma mantengono anche una funzionalità architettonica identica a quella della superficie.

Sfruttare la superficie del tetto

Certo è che il tetto inclinato o a falda continua a rappresentare uno dei casi più comuni di installazione dei pannelli solari. La superficie del tetto, d’altro canto, offre diversi benefici, sempre che sia libera da ombreggiamenti che potrebbero essere dovuti a lucernari, a camini, a parabole o ad antenne tv. I pannelli sono in grado di catturare l’energia solare per poi convertirla in energia elettrica. Nei sistemi fotovoltaici integrati i pannelli prendono direttamente il posto delle tegole, venendo integrati nel tetto. Quando i pannelli sono collocati sopra le tegole, invece, si è in presenza di un’installazione retrofit, cioè di impianti fotovoltaici parzialmente integrati.

Il tetto piano

Un’altra delle soluzioni di installazione che possono essere prese in considerazione è quella che prevede di applicare i pannelli fotovoltaici su un tetto piano, servendosi di strutture orientate a sud e inclinate a 30 gradi. A tale scopo si adoperano delle strutture in acciaio inox o in acciaio zincato a caldo per mezzo delle quali i pannelli risultano rialzati rispetto alla superficie del tetto. Delle zavorre o dei tasselli, poi, assicurano il corretto fissaggio.

Come funzionano gli impianti fotovoltaici installati a terra

La normativa del Conto Energia non sembra privilegiare gli impianti fotovoltaici a terra, che pure sono consigliati quando si hanno a disposizione spazi molto grandi in giardino o comunque terreni liberi. Anche in questo caso, come avviene con un tetto piatto o piano, è necessario rialzare i pannelli con delle strutture ad hoc. L’integrazione architettonica viene meno, e ciò può rappresentare un inconveniente sia sotto il profilo ambientale che sul piano estetico: anche per questo motivo la tariffa incentivante non è molto alta. Si potrebbe anche valutare l’ipotesi di ricorrere agli inseguitori solari, delle strutture formate da pannelli uniti gli uni con gli altri che sono in grado di seguire lo spostamento del sole per effetto di un motore. In questo modo la superficie delle celle beneficia in qualunque momento del massimo impatto, ma ovviamente è necessario poter usufruire di uno spazio aperto in cui non vi siano ostacoli per il percorso luminoso.

Le soluzioni più diffuse

Tra le soluzioni progettuali più comuni si ricordano i collettori solari sul tetto inclinato (con il serbatoio nel sottotetto e quindi separato) e i collettori solari che prevedono la collocazione del serbatoio sul terrazzo o sul tetto piano. In altri casi i collettori solari possono essere verticali ed integrati all’interno dell’edificio, come nel caso delle finestre, e il serbatoio è sempre destinato al sottotetto. Ci sono anche modelli in cui il collettore solare e il serbatoio fanno parte di un corpo solo: quando ciò avviene, il serbatoio ha la forma di un cilindro e si trova nella parte superiore del pannello. Il vantaggio più concreto è quello di una minima dispersione di calore, dal momento che il pannello solare è a contatto diretto col serbatoio. Ad ogni modo, per stabilire dove i pannelli devono essere ubicati, non si deve pensare solo all’esposizione ai raggi del sole, ma anche alla capacità del tetto di supportare il peso, anche in caso di nevicate molto abbondanti.